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 All'Adriatico finisce in parità come diciannove anni fa, anche se con un punteggio differente. Al 3-3 di zecchiniana memoria, risponde l'attuale 1-1 siglato da Bernardotto, al primo centro stagionale, sotto i 550 sostenitori biancorossi al seguito.
Primo tempo appannaggio degli adriatici, con Pompetti, tra i più intraprendenti dei suoi, che chiama alla risposta su calcio piazzato Agostino, ma pochi minuti dopo è clamorosa la chance procurata da Bernardotto (che ha dedicato il gol alla nonna) che si gira bene in area, trovando la prodezza di Sorrentino. Galano sciupa il vantaggio, poi non succede più nulla fino al calcio di rigore decretato per un presunto tocco di mano di Bellucci: dagli undici metri Ferrari è gelido e spiazza il portiere biancorosso. Nella ripresa il Diavolo cresce e va vicinissimo al pari con un clamoroso palo centrato da Piacentini, fino al minuto 85, quando Bernardotto sigla il meritato pari tra l'esultanza del pubblico di fede teramana.
Sabato al "Bonolis"arriva  l'Olbia.

Al termine del pari di rimonta timbrato all'"Adriatico", questa l'analisi post-gara effettuata dal tecnico biancorosso Guidi: «Avevamo di fronte un avversario estremamente importante, con giocatori di grande spessore. Nel primo tempo siamo andati in difficoltà per l’atteggiamento che loro avevano messo in campo, commettendo peraltro errori ingenui in fase d’impostazione, dando fiducia ad interpreti che non ne hanno bisogno. È chiaro che sul rigore avremmo potuto fare una lettura diversa. Nello spogliatoio, all’intervallo, ci siamo detti di provare a rimanere in partita fino alla fine, perché poi a lungo andare saremmo potuti uscir fuori. Il risultato finale credo che in definitiva sia giusto, con un tempo per parte. Oggi eravamo giovanissimi in campo, quindi è normale che il pari finale possa infondere autostima, consapevolezza ed entusiasmo per il nostro percorso, dando continuità alle prestazioni più recenti.
Siamo noi ad essere orgogliosi della nostra gente, non è consuetudine vedere quello spicchio così colorato e rumoroso, per noi sono un valore assoluto e colgo l’occasione per ringraziarli
Bernardotto? Tutti abbiamo esultato per la sua rete, si è sempre speso tanto per la maglia che indossa, vederlo festeggiare è stata una liberazione per tutti noi, ora si è finalmente tolto un peso dalle spalle che sentiva in maniera eclatante e potrà giocare con la testa più sgombra».

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