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CalciogolTra  il Teramo e il futuro, c’è solo il ricorso che gli avvocati della società stanno preparando. Un ricorso al quale sono affidate le residue speranze di restare in Serie C, anche se si è scoperto che i rilievi della Covisoc non si fermano all’indice di liquidità. C’è infatti il problema degli obblighi di pagamento dei debiti fiscali relativi agli anni 2016, 2017, 2018 e 2019, maturati quindi all’epoca della gestione Campitelli, che sembrano adesso una pietra tombale sulle aspirazioni del Teramo. Guardando avanti, se non sarà serie C, dove giocherà il Teramo? Qui la questione si fa complessa, visto che si dovranno valutare tutta una serie di situazioni e, soprattutto, trovare soldi, ovvero 300 mila euro per l’iscrizione alla serie D oppure 100 mila per l’Eccellenza? E con quale società? Quella attuale, anche scendendo di categoria, non perderebbe debiti e problemi fiscali. 

Se Atene piange, Sparta non ride. A Notaresco infatti si lavora per salvare la serie D, dopo il mancato accordo col Giulianova, che avrebbe previsto lo scambio dei titoli. Si cerca una cordata che possa entrare nella gestione della società e garantire al Notaresco di affrontare un campionato in serenità, ma non è facile e il sindaco Diego Di Bonaventura starebbe incontrando imprenditori, abruzzesi e non solo, per trovare soluzioni. Anche se il tempo stringe.