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IACHINIPEF
A tenere banco, in queste ore, nel dibattito della Teramo sportiva, è il "caso Bonolis". I dirigenti della SSD Città di teramo vogliono tornare a giocare allo Stadio della città e, sentito il Sindaco, nelle prossime ore chiederanno un incontro al gestore dell'impianto, Franco Iachini. Le domande sono, a questo punto: esistono margini di trattativa, economicamente parlando? Se esistono, qual è il costo minimo che la società sportiva dovrebbe sostenere? Soprattutto, in pendenza di arbitrato, ha senso tutto questo parlare? Domande alle quali può dare una risposta solo il gestore. Che spiega: «Se il Presidente dellla SSD viene ad incontrarmi, lo ascolto, ma le posizioni non sono cambiate dall’ultima volta… - spiega Iachini - stiamo discutendo con il Comune, mi auguro che si trovi una soluzione, ma non posso essere solo io quello che fa i sacrifici. Mi sembra di averne fatti abbastanza…». Parole, quelle dell'ex Presidente, che non sembrano lasciare molto spazio alla "trattativa" per la SSD, come in fondo era facilmente intuibile alla luce dell'arbitrato in corso, che definirò il contenzioso in corso tra Comune e Iachini stesso, sulla gestione del Bonolis, a cominciare da quel Pef che il Comune non ha accettato. Un arbitrato che, stando alle previsioni degli esperti, potrà durare ancora molti mesi, trattandosi di una procedura che segue regole molto simili a quelle di un vero giudizio, con costituzione delle parti, presentazione delle memorie, prove documentali...etc.