La partita contro il Sora è stato un brusco risveglio. Non solo perché i biancorossi non hanno incamerato i tre punti, ma soprattutto perché i laziali hanno dominato in campo. Così com’era successo domenica scorsa a Fossombrone, quando però i teramani erano riusciti a vincere, gli avversari hanno ampiamente imposto il loro gioco. I limiti più evidenti si sono visti in fase difensiva e a centrocampo, seppure il Teramo abbia sprecato, su rigore, l’occasione del raddoppio, che avrebbe mutato, forse sì e forse no, l’andamento della gara. Ciò che preoccupa i tifosi biancorossi non sono tanto i risultati, quanto il mancato dominio del campo e delle ultime gare. Sino ad ora, il Teramo ha affrontato una sola formazione realmente attrezzata, il Chieti appunto, che mise in forte apprensione l’undici biancorosso.
L’arrivo di Carpani dovrebbe più che compensare l’assenza forzata di Messori, almeno questo è l’augurio in casa biancorossa. In fase difensiva, l’assetto sembra non assicurare sempre continuità e sicurezza. In molti, si auspicano il rientro in campo di Davide Cipolletti che, nella scorsa stagione, ha garantito copertura e anche buone capacità di impostazione.
Domenica, si replica in casa con la fragile Sammaurese: 16 reti subite, 6 segnate, solo 4 punti in classifica. Vietato sbagliare. Anzi, sarà obbligatorio vincere e vincere bene, prima dello scontro diretto di Ostia.
In casa viola, la squadra capolista svela i suoi obiettivi di vittoria finale e la volontà di ricorrere ulteriormente al mercato. In otto gare, 24 punti, 17 reti segnate e 5 subite. Domenica, facile trasferta a Castelfidardo, cenerentola del girone.
Il Teramo perde il secondo posto, dopo il successo dell’Ancona sul Pomezia. Anche in casa dorica, monta l’ambizione per il successo finale.
Bella vittoria dell’Aquila sui giallorossi del presidente Alessandro Mucciconi. I rossoblù inseguono il Teramo, ad un solo punto.
Stupenda vittoria del Notaresco sulla Maceratese. I vomanesi insidiano ora le prime posizioni di classifica.

