Gentile redazione di Certastampa, nel prendere visione delle repliche dei fratelli Facciolini, soci della PAP, si fa presente che la questione sollevata dalle cuoche della PAP di Teramo è generale e riguarda tutti i dipendenti dell’azienda, fatta salva la percentuale a cui la ditta dice di aver pagato lo stipendio, con criteri di cui si assume la responsabilità, in anticipo rispetto ad altri…...maniera alquanto discutibile di gestire i salari del personale; inoltre la mensilità di cui parliamo è quella di maggio 2018, che le lavoratrici, che dallo scorso mese sono in sospensione (perciò non percepiscono salario né disoccupazione), avrebbero dovuto ricevere a giugno…...siamo a luglio e non sappiamo quando verranno pagati i salari.
Le risposte dei Facciolini sono sconcertanti e non meriterebbero di essere commentate perché attaccano lavoratrici che stanno semplicemente chiedendo il rispetto di un loro diritto. Ennio ed Angelo Facciolini dimenticano (o fanno finta) che gli stipendi vanno pagati entro il 15 di ogni mese e non dal 25 in poi e, soprattutto, la puntualità a cui fanno riferimento, per i lavoratori della PAP non esiste.
In ogni caso, per chiarezza, oggi in Provincia abbiamo discusso delle dipendenti PAP del Presidio Ospedaliero di Atri.
La Segretaria Filcams CGIL Teramo
Emanuela Loretone
