
"Mio malgrado ho dovuto evidenziare, oggi in consiglio comunale, la mancanza di una strategia chiara per la TeAm, e sono stato costretto anche a replicare al presidente Sergio Saccomandi, che mi ha accusato di dire bugie. Ritengo il suo intervento inopportuno: forse sollecitato dal Sindaco, ma sarebbe dovuta essere l’amministrazione comunale a rispondere, non lui". Lo ha detto oggi in consiglio comunale Berardo Rabbuffo (Lega) in replica ad un suo articolo uscito su questo sito (LEGGI QUI)
"Saccomandi, inoltre, è incompatibile, avendo gestito la società in diversi ruoli nel corso degli anni. Si è vantato della chiusura del leasing, ma non è certo il riscatto della sede a qualificare positivamente il lavoro di una società. In questo modo è facile parlare. Per quanto riguarda il Biodigestore, ricordo che i 30 milioni di euro dovranno essere pagati dai cittadini teramani. La gestione di crediti e debiti della TeAm è una vicenda che va avanti da oltre dieci anni: il Comune sostiene che quelle somme non siano dovute, mentre questa richiesta viene valutata a vantaggio del Comune stesso, perché non vengono iscritte né dal Comune né dalla TeAm - dice ancora Rabbuffo - Non ho nulla contro la TeAm, ma contesto il modo in cui viene gestita. Invito Saccomandi a concentrarsi maggiormente sulla gestione della società, piuttosto che su polemiche fuori luogo".

